7 km tra la storia

 

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Un allenamento non è una gara, lo so, non da quelle emozioni, quelle sensazioni, quei sospiri quei sogni di un pettorale, ma al tempo stesso può far sognare. Ieri per me è stato uno di quei allenamenti che ti regalano un sorriso, che ti fanno tornare a casa più felice e che ti fanno venir voglia di rimetterti subito le scarpe e ricominciare, perché sai che certe emozioni solo la corsa te le sa regalare. Esco di casa la mattina presto, decido, come quasi sempre, di fare subito la borsa per la mia corsetta, nella speranza di ritagliarmi qualche attimo di libertà in mezzo agli impegni quotidiani. La mattina scivola senza problemi, tra carte, telefonate, ordini, fornitori, clienti, insomma tutto nella norma, nella caotica routine che contraddistingue le vite di tutti noi. A pranzo devo andare dalle parti dell’Appia, mi rendo conto che ho tempo, sono le 3 devo tornare in ufficio non prima delle 5 quindi…si corre. Ora per chi è di Roma una delle tappe fisse per le proprie corse è il quadrilatero di Caracalla, in quelle vie centinaia di runners di tutte le età si danno appuntamento a qualsiasi ora del giorno, e preparano le loro piccole grandi imprese. Mi cambio, tolgo la giacca, la camicia e in un attimo sono con le miei dolci asics ai piedi. Faccio un giro completo del percorso, poi però decido di andare dritto, punto il Colosseo, fregandomene del traffico e dei turisti. L’anfiteatro Flavio mi si apre immenso davanti agli occhi, ed ecco che in un momento sto correndo le tante gare che mi hanno visto protagonista su quella maledetta ma tanto meravigliosa salita. Passo deciso il semaforo e scendo verso via dei fori imperiali, i turisti sono tanti, troppi, ma non importa, continuo spedito lungo la via più importante per i runners romani. Qui infatti c’è lo start e soprattutto l’arrivo della maratona di Roma, sogno letteralmente ad occhi parti. Mi immagino in mezzo a migliaia di persone, intento a rincorrere il mio sogno, sono un treno, non mi ferma nessuno, in un attimo arrivo a piazza Venezia, anche qui la mente va a quei 42,195 km, a quella mattina a quelle sensazioni. La mia corsa prosegue lungo via del teatro Marcello, via dei Cerchi e  di nuovo Caracalla, per 7 km di storia, di sogni, di emozioni. In men che non si dica sono di nuovo in macchina, giacca camicia, traffico, normalità, ma con un sorriso in più, pronto ad affrontare tutto quello che mi aspetta.

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